Gli IT Manager Francesco Doricchi e Andrea Passerini si raccontano, partendo dal traguardo della certificazione di compliance TISAX.
“Quando l’IT lavora bene il lavoratore non deve nemmeno accorgersi della sua esistenza. Meno si è visibili, meglio si sa fare il proprio lavoro” così i due tecnici sintetizzano il ruolofondamentale e al tempo stesso discreto dell’IT in un’azienda.
Tante le necessità a cui hanno dovuto far fronte, in primis tenere l’intero comparto informatico al passo con l’inarrestabile evoluzione dell’ecosistema digitale globale – “un compito ancora più importante in un’azienda altamente innovativa come ART” sottolinea Francesco “ma non impossibile grazie alla disponibilità dell’azienda di dirigere investimenti nella parte IT. Un’apertura mentale che in una regione come l’Umbria non è scontata”.
Basti pensare che “la nostra ultima sfida raggiunta è stata superare la certificazione di compliance TISAX (acronimo inglese Trusted Information Security Assessment Exchange), modello richiesto dalla VDA, (Verband del Autobilindustrie), senza la quale non è possibile instaurare un rapporto di collaborazione con produttori automotive di alta fascia. La sfida” spiega Andrea “è stata di farlo in soli 3 mesi quando di solito ci vuole un anno: è stato un impegno importante soprattutto in termini di acquisizione di know-how, sia a livello di misure IT che di sicurezza delle informazioni.
Il modello TISAX che ART ha implementato, sia a livello di infrastruttura fisica IT che di processi organizzativi, garantisce che le informazioni ed i dati scambiati con i propri clienti, siano sempre disponibili e protetti dai più avanzati sistemi di sicurezza informatica.
L’avanzamento tecnologico IT in ART è rappresentato da una nuova struttura server iperconvergente capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, garantire la sicurezza dei dati e della business continuity.
“Siamo entrambi umbri e poter lavorare a Passignano è stato un plus, con la consapevolezza di stare immersi nella natura, è una condizione che ti permette di iniziare nel modo giusto la giornata ed avereun buon bilanciamento vita/lavoro. Sfida professionale, equilibrio personale, sono senza dubbio le ragioni per cui abbiamo scelto ART”.
“Dove sarò da qui a 5 anni?” conclude Andrea “mai dire mai, ma questo è il primo dei contesti in cui mi sento di far parte del gruppo, grazie al modo inclusivo di trattare con le persone. Il dipendente non è un dipendente, ma una persona e un’eccellenza. Qui siamo tutti eccellenze e l’azienda lo sa bene!”.